Fabio Claudio Arosio

Nasce a Milano nel lontano ( non così tanto ) 26/02/1974, fin da piccolo cerca di trovare la sua forma di espressione migliore, e a detta dei suoi fin apprende velocemente la capacità di comunicare, nel parlato e nel figurato.

Ama il disegno a matita, ama il disegno in generale, che sia prodotto dalla sua fantasia o da altri, ma le vere scoperte in campo artistico arrivano con gli studi. Compie così i primo passi nell'arte del disegno, tracciando la prima tappa del suo cammino "il carboncino".

Tuttavia l'era del digitale distoglie continuamente l'attenzione del ragazzo, che abbandona sempre più la matita per esplorare mondi eterei fatti di pixel, scopre così la musica, scopre così la grafica (pittorica e 3D).

Per anni abbandona il mondo del disegno saluta l'HB, e invade forum e mail con mondi irreali, costruiti attorno alla sua fantasia. Nel farlo non dimentica che tutto nasce dal voler esprimersi e dal comunicare.

Per la deliziosa colpa di un regalo, scopre che il suo occhio, non è distante ne dal cuore, nel dal pensiero, ed è così che nasce un amore fatto di contrasti e gioe. Scopre la fotografia... e da quel di (15 maggio 2008 ) non ha mai smesso di scattare.

Conosce Mauro Parravicini, maestro e amico, durante il corso "Fotografia base", necessario a Fabio, per comprendere, grazie alla moglie, se il cammino era quello giusto.

Conosce Ottavio Mantovani, amico e collaboratore di Mauro, nel corso di "Fotografia avanzata" dove non solo Fabio si è praticamente imbucato, ma è arrivato a prepare una mostra composta da sei foto ed una poesia.

Conose Alberto Carlo Manzella di Echi di Carta, e come da invito Fabio partecipa come inatteso fotografo ad un casting.

Ne combinerà altre delle sue ?

Ad oggi  02/07/2011 Fabio ha scattato più di 30'000 foto e ne ha tenute molte meno, fra paesaggi, amici, la sua dolce metà e la sua vita... e a Dio piacendo credo proprio che continuerò a farlo!

Per conoscere approfondimenti:
Mauro Parravicini, Ottavio Mantovani, Alberto Carlo Manzella.

Per altre foto di Fabio Arosio:
Flickr